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#66 I 6 PRODOTTI TECH PIÙ FALLIMENTARI
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#66 I 6 PRODOTTI TECH PIÙ FALLIMENTARI

Approfondimento sulle motivazioni del fallimento

👋🏻Ciao!

Benvenuti nel 65° episodio di WriTech

Questo post è una collaborazione tra me e…me!
Infatti è una continuazione del video appena uscito su YouTube in cui vi racconto alcuni dei più grandi fallimenti del mercato della tecnologia.
Dopo aver scoperto le caratteristiche qui analizzeremo le motivazioni per il quale hanno avuto poco successo ed eventualmente alcune cose che potevano essere fatte per renderli più appetibili al pubblico o quali sono gli insegnamenti che ci hanno lasciato.

Insomma, prima di tutto guardate il video su YouTube, poi tornate qui!

Se lo avete già fatto…
Iniziamo!


✒️ I più grandi flop della tecnologia

Ne ho selezionati 6, la maggioranza di grandi aziende che tutt’ora esistono ma che nel corso della loro storia hanno sbagliato qualcosa.

Microsoft Bob

In breve: un desktop per pc che replicava un’ambiente casalingo in cui nei vari oggetti erano inserite le funzioni del pc.

L’interfaccia di Bob con il cane-assistente Roger

Cosa non ha funzionato? Innanzitutto, come è anche possibile vedere dai vari screenshot, l’interfaccia era estremamente pesante per i PC dell’epoca, soprattutto per quelli di fascia bassa posseduti proprio dalla popolazione alla quale questo servizio si rivolgeva.

Appena venne rilasciato sul mercato, 3 mesi dopo la presentazione, era già visto male dato che la stampa lo aveva provato e aveva notato tutte le varie criticità, compresi alcuni bug dell’interfaccia. Ricordiamo anche il costo abbastanza alto per quello che offriva: 100$.

Inoltre il software si presentava come “così facile da utilizzare che non richiede neanche il libretto d’istruzioni”, peccato che veniva fornito con libro da 210 pagine. Certo, non è questo dettaglio che lo ha reso poco comune ma sicuramente denota la scarsa cura che gli era stata data.

Cosa ci dimostra? Che andare ad applicare ai computer un’interfaccia estremamente simile al mondo reale era una forzatura; lo si vede anche dalle foto che era un concept assolutamente confusionario. Ha avuto più successo creare un sistema nuovo per l’utente e istruirlo. Inoltre era troppo “carina e coccolosa” anche per un classico pubblico casalingo.

Google Glass

In breve: Occhiali di Google con videocamera e display che proiettavano contenuti multimediali, videochiamate e indicazioni stradali.

Prima versione dei Google Glass con touchpad laterale.

Cosa non ha funzionato? Partiamo dal contesto: siamo nel 2014 e un prodotto del genere non poteva diventare di uso comune, come difficilmente lo potrebbe diventare anche oggi. Era decisamente futuristico e poco naturale: in pochi avrebbero avuto il “coraggio” di andarci in giro.

Si proponeva come sostituto dello smartphone ma in realtà poteva fare ben poche cose anche perchè, non c’era l’intero Play Store bensì solo alcune app principalmente di Google. Insomma, non portava nessun miglioramento alla vita di un utente comune.
Ah, ricordiamo anche il prezzo di 1300$, assolutamente folle.

Probabilmente nel mercato business erano stati più apprezzati, considerando anche l’uscita della versione Enterprise, ma nel 2019 erano già diventati obsoleti in confronto ai più classici visori VR.

Cosa si poteva fare diversamente? Bhè facciamo i complimenti a Google che ha voluto provare a rendere questo prodotto particolare accessibile a tutti ma avrebbe dovuto lavorarci meglio. Probabilmente anche solo cambiando il design e studiando meglio il software (magari con qualche collaborazione con sviluppatori di giochi o app di produttività) avrebbero avuto più successo; Google ha perso la possibilità di essere ricordato come il leader in questo settore.
Se proprio dopo il fallimento di quella consumer volevano creare una versione enterprise avrei osato un po’ di più sul software per renderlo all’altezza degli altri visori esistenti.

Apple Pippin

In breve: una console gaming con hardware Apple e software Bandai

Maledetto Pippin: la disfatta della prima (e unica) console ideata da Apple  | GamesVillage.it
La Apple Pippin e il suo Joypad

Cosa non ha funzionato? Il software che essendo gestito da Bandai non aveva la stessa cura che Apple ci metteva e che invece c’era nell’hardware (che comunque non era granchè dato che si limitava al 2D). Inoltre non ci furono collaborazioni con aziende terze, il che portò ad avere pochi giochi a disposizione: 80 in Giappone e neanche 20 in America.
È stato poi totalmente sbagliato il tempismo essendo stata lanciata in concomitanza con il Nintendo 64, la Playstation di Sony e la Sega Saturn che avevano caratteristiche hardware decisamente migliori e una libreria di giochi più ampia, oltre che una nomea già ben diffusa.

Cosa si poteva fare diversamente? Non fare la console. Le due aziende sapevano che a breve il mercato sarebbe esploso ma nonostante questo Bandai tentò di entrarci a gamba tesa. Apple collaborò solamente mettendoci l’hardware ed il nome ma avrebbe dovuto avere la capacità di dire NO. Se proprio voleva farlo avrebbe dovuto collaborare più proficuamente per creare un prodotto più rifinito ma d’altronde in quel periodo, senza Steve Jobs, era tutt’altra azienda, e infatti al suo ritorno abolì il progetto.

Facebook Mail

In breve: un servizio mail di Facebook

Schermata di Facebook che mostrava le funzionalità della mail

Cosa non ha funzionato? Innanzitutto la mancanza di funzioni basilari come la formattazione del testo e la copia conoscenza. Poi è stato totalmente sbagliato il modo con cui è stata integrata essendo che una mail inviata ad un’altro contatto Facebook appariva nell’elenco dei messaggi “direct” (Messenger) rendendo così l’indirizzo di posta inutile.
All’epoca già molte persone avevano un indirizzo con altri provider, che magari forniva un servizio migliore, e quindi non avrebbero voluto cambiarlo.

Cosa si poteva fare diversamente? Bhè sicuramente creare una migliore separazione tra email e il resto del social ma se proprio devo essere sincero non vedo l’utilità di un indirizzo mail associato ad un social network, se non marketing.

Stonex One

In breve: un telefono ideato in Italia che avrebbe dovuto competere con gli iPhone.

Lo Stonex ONE

Cosa non ha funzionato? Innanzitutto la campagna marketing che è stata estretamente pretenziosa. Al 2015 promettere che un “telefono 100% Made in Italy” sarebbe stato meglio di un iPhone attirava non poco la popolazione e soprattutto i più nerd. Questo portò ad avere alte aspettative che poi sono state tradita dal software acerbo e pieno di bug e dall’assistenza inesistente. La ditta produttrice cinese, infatti, fallì dopo due settimane dopo aver prodotto pochi telefoni e nessun pezzo di ricambio.

Cose si poteva fare diversamente? L’idea in realtà aveva molto senso e probabilmente anche con i vari bug che aveva poteva essere ben visto; il problema è la shitstorm che ha subito non avendo rispettato le aspettative. Una campagna marketing più semplice, che si limitava a pubblicizzare un “telefono interamente made in Italy”, sarebbe stata più profiqua. Inoltre affidarsi ad una ditta più seria, a costo di un prezzo leggermente più alto, avrebbe migliorato ancora di più le cose.

Freedom 251

In breve: un telefono da 4$, per davvero.

Pubblicità del Freedom 251 che mostrava anche le app preinstallate

Cosa non ha funzionato? Proprio il prezzo, troppo basso. In realtà dietro c’è un’idea interessante, ovvero quella di fornire alla popolazione indiana più povera un dispositivo digitale per operazioni base. È ovvio però che tutto il mondo sarebbe stato attirato da un prezzo simile, anche essendo consapevole che il telefono sarebbe stato una schifezza, e quindi sono arrivati moltissimi preordini al di fuori dell’India. Questo ha fatto perdere la mission iniziale.
Inoltre l’estrema somiglianza ad un iPhone, sia a livello hardware che software, contribuì a peggiorarne la nomea.

Cosa si poteva fare diversamente? Innanzitutto limitare le vendite al solo mercato indiano e magari limitare a un’unità a persona (per evitare rivendite, anche se non sarebbe stato così facile farlo). Inoltre un prezzo leggermente più alto lo avrebbe reso comunque accessibile e meno sotto i riflettori, cosa che non avrebbe messo in mezzo le autorità e che magari avrebbe permesso a questo progetto di avere successo ed essere replicato anche in altri paesi.

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🗂️ Cose Interessanti


Grazie per essere arrivati fino a qui, spero che abbiate apprezzato questo post.
A presto 👋🏻


Music from #Uppbeat (free for Creators!):
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