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#64 Perchè in Italia si attiva poca FTTH?
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#64 Perchè in Italia si attiva poca FTTH?

Partiamo dai dati e vediamo delle soluzioni

👋🏻Ciao!

Benvenuti nel 64° episodio di WriTech

Oggi parliamo di un tema un po’ di nicchia ma che mi sta a cuore e per cui potrebbe esserci qualche riflessione interessante. Prima magari, se dell’argomento FTTH in Italia ne conoscete poco, vi invito a vedere i miei video dedicati a questo.

Iniziamo!


✒️ Perchè pochi attivano FTTH?

Pian piano, in tutto il mondo, si sta creando un’infrastruttura in FTTH (Fiber To The Home), che permette agli utenti di avere la fibra fino in casa propria e raggiungere velocità superiori a 1000mbps. I vantaggi vanno oltre la velocità ma nonostante questo c’è un grande problema in tutta Europa ma specialmente in Italia….

Qualche dato

Per capire qual è questo “problema” vediamo i dati dell'‘ultimo report dell’FTTH Council, una società europea che si occupa di monitorare questo settore.

Tra i paesi dell’Unione Europea (+UK) la percentuale di copertura FTTH è del 53%, se si considerano tutti i paesi dell’Europa come continente si arriva al 62%

Più in particolare: Spagna 87% - Portogallo 91% - Italia 56% - Svizzera 49% -Inghilterra 42% - Austria 39% - Germania 24%

Copertura però non è sinonimo di linee attive su questa nuova rete: nell’Unione Europea (+UK) il 53% di chi è coperto è attivato mentre considerando tutta l’Europa la percentuale è del 49%. Questo dato è il cossidetto “Take Up Rate”

Più in particolare: Spagna 84% - Portogallo 78% - Italia 22% - Svizzera 49% -Inghilterra 27% - Austria 11% - Germania 29%

Insomma, nei paesi con una rete più sviluppata (Spagna e Portogallo) ci sono anche molti utenti attivi mentre negli altri decisamente meno. In Italia abbiamo il 56% delle utenze raggiunte da FTTH ma solo il 22% di queste ha attivato una linea; facendo un breve calcolo concludiamo che solo il 12% della popolazione totale ha FTTH.

Perchè questo basso tasso di adesione?

Cerchiamo di capire perchè poche persone fanno un upgrade di tecnologia; vi elenco quali sono per me le 3 motivazioni, in ordine di “diffusione”.

  1. Confusione sull’argomento
    Molto spesso neanche si sa che la propria abitazione ha copertura FTTH perchè, giustamente, non si controlla tutti i giorni la copertura sui siti dei vari provider e non si pensa alla possibilità di un upgrade. La colpa è anche imputabile ai vari operatori che molto raramente informano i clienti della possibilità di passare a FTTH.
    Aggiungiamo il fatto che a grandi linee attualmente potremmo considerare 4 grandi reti FTTH relative a vari interventi di copertura e in ognuna di queste vendono degli operatori diversi.

  2. Disinteresse a fare upgrade
    Perchè dovrei passare a un’altra tecnologia quando sto bene con quella che ho attualmente? Tanto non mi serve tutta quella velocità… Perchè dovrei cambiare operatore e magari pagare di più? E se la nuova linea non fosse stabile?
    Insomma, l’utente medio sta bene con la sua FTTC da 100mbps e ha solo paura di cambiare.

  3. Troppa diffusione delle reti 4G come linea fissa
    Molte più persone di quello che ci pensa usano come connessione fissa una rete 4G, con SIM in un router e le basse tarrife che troviamo in giro incentivano ancora di più questo uso (con Very si hanno 300gb a 12€/mese e per molte persone bastano).
    Il problema è che non sono tecnologie pensate per un uso casalingo e vanno a saturare la rete mobile a sfavore di chi ne ha veramente bisogno.

Vediamo alcune possibili soluzioni a questi problemi.

Creazione di un portale di riferimento

Serve un unico portale, che sia di riferimento per tutta Italia e per tutti i tipi di interventi, che mostri per ogni civico la presenza o meno di una o più reti FTTH e mostri tutti gli operatori con cui questa tecnologia è attivabile. In caso di assenza di copertura questo dovrebbe mostrare il tipo di intervento da cui si è interessati ed eventualmente delle tempistiche.

I portali che esistono ora non sono così completi ed espliciti e anzi, sono confusionari per l’utente medio.

Questa soluzione, aggiornata costantemente, con magari la possibilità di essere avvisati via email della copertura, sicuramente farebbe migrare molti utenti alla nuova rete. Perchè come detto nel primo punto, chi non passa a FTTH non è detto che non sia interessato ma potrebbe non sapere della possibilità

Tra l’altro, se mostrasse tutti gli operatori con cui nel proprio civico è possibile attivare FTTH darebbe visibilità a piccoli ISP spesso sconosciuti o non considerati che però offrono un ottimo servizio.

Aumento dei prezzi per le linee in rame

Appena un operatore inizia a vendere FTTH sul civico di un utente gli invia una mail in cui propone un upgrade di tecnologia ad un prezzo uguale o inferiore.
Se passano un tot di mesi e il cliente non è ancora migrato si vedrà aumentare il prezzo della propria linea FTTC/ADSL di qualche euro al mese (2/4€ potrebbero essere un giusto compromesso). Avrà comunque poi la possibilità di richiedere il passaggio a FTTH andando a risparmiare. Questo incentiva fortemente l’utente a fare l’upgrade e nel caso non lo faccia va a favore dell’operatore.

Ovviamente l’aumento dovrebbe essere fatto solo se l’operatore con cui è attivo l’utente permette di attivare FTTH, non se in generale è presente una rete FTTH. Ad esempio, nella rete pubblica OpenFiber TIM non attiva FTTH e quindi non deve aumentare i prezzi ai propri clienti, altrimenti questi scapperebbero.

Tutto questo dovrebbe essere ben regolamentato da AGCOM e gli operatori puniti se non lo applicano.
Sembra una soluzione abbastanza invasiva ma andrebbe a favorire gli utenti (risparmiano e hanno un servizio migliore) e gli operatori (la FTTH costa meno e TIM non deve alimentare gli apparati).

Tra l’altro velocizzerebbe anche la dismissione dell’infrastruttura in rame e farebbe volare l’Italia in cima ai report come quello citato all’inizio.

Campagna di Sensibilizzazione

Una modifica importante come quella sovracitata deve essere comunicata in anticipo con una campagna informativa su tutti i principali media ma bisognerebbe anche divulgare i vantaggi della FTTH.

Bisogna far capire agli utenti che non è solo un upgrade di velocità (che interessa poco alla maggioranza delle famiglie) ma anche di stabilità (non ci sono interferenze e cavi vecchi) e di efficienza energetica (la rete tra centrale e casa è totalmente passiva).
Inoltre, è un upgrade che prima o poi andrà fatto dato che la FTTH è lo standard del futuro potendo raggiungere anche velocità superiori ai 10gbps.

Sarebbe anche interessante includere qualcosa che disincentivi all’uso di tecnologie 4G/5G se c’è una soluzione migliore: ok che costano poco ma sono molto instabili e saturano la rete mobile.

Conclusione

Verranno mai fatte queste cose? Probabilmente no anche e la speranza è l’ultima a morire. Se si dovesse iniziare ora a progettare il sistema di aumento prezzi sarebbe attivo quasi nel 2026, quando ormai la copertura FTTH sarà estremamente diffusa. Certo, sarebbe comunque un aiuto ma credo che arrivati a quel punto gli operatori spingeranno molto di più sugli upgrade.

Indipendentemente da ciò che verrà fatto a livello statale però voi non fatemi arrabbiare e passate a FTTH asap (as soon as possible), tenendovi aggiornati sulla copertura se questa non è ancora presente (il sito dell’ISP Dimensione è un ottimo punto di riferimento essendo costantemente aggiornato e vendendo su tutte le reti)

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🗂️ Cose Interessanti


Grazie per essere arrivati fino a qui, spero che abbiate apprezzato questo post.
A presto 👋🏻


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