Rivoluzione dei Font! Arriva il Nuovo Comic Sans
L'iconico font è stato modernizzato pur mantenendo le sue funzioni originali
Ciao!
Dopo 30 anni arriva una nuova versione del Comic Sans, l’iconico font di Microsoft, che lo rende più contemporaneo e dinamico pur mantenendo il suo scopo originale.
In realtà non si tratta di una versione ufficiale bensì di un font, Shantell Sans, creato da una ragazza dislessica che tuttavia è estremamente simile come design e funzione al Comic Sans.
Iniziamo!
🕑 Breve Storia del Comis Sans
È un carattere molto giocoso, semplice e che per certi versi imita la scrittura manuale.
Nasce nel 1994 con l’obiettivo di diventare il font predefinito di Microsoft Bob, una versione semplificata e “divertente” di Windows improntata a far imparare l’uso del pc ai bambini. Ma di questo, ne abbiamo parlato meglio in un apposito post.
Lo stile del font era sicuramente coerente con il resto della grafica di Bob, peccato che non venne mai integrato in esso. Ormai però Vincent Connare lo aveva realizzato e quindi venne inserito di default a partire da Windows 95.
Tuttavia l’obiettivo del designer non era creare un vero e proprio carattere ma semplicemente una tipologia di scrittura adatta ai bambini. Il Comis Sans infatti, oltre ad essere “brutto” (ma questo è un fattore abbastanza soggettivo), contiene alcuni errori tecnici legati al mondo della tipografia.
Per questo, è sempre stato fortemente criticato soprattutto dai più esperti con anche alcune iniziative divertenti, ad esempio bancomicsans.com
👧 Shantell Sans
Shantell Martin è una ragazza dislessica, che fin da piccola ha avuto difficoltà con l’ortografia e la grammatica nonostante amasse scrivere.
Dopo la laurea in arte quindi decise di creare un suo font, suo perchè si sarebbe basato sulla sua scrittura, molto semplice, in modo da aiutare altre persone nella stessa situazione ad avere una lettura più confortevole (per i dislessici i caratteri molto piccoli, schiacciati e articolati sono la cosa peggiore che possa capitare).
L’ispirazione arrivò proprio dal Comic Sans che, nonostante tutte le critiche grafiche, lei trovava utile per la sua condizione.
Ha preso quindi i suoi tratti salienti e li ha riportati nel suo font.
Voleva creare un font giocoso, semplice ma allo stesso tempo professionale e utilizzabile in svariati ambiti.
Visto il suo obiettivo no-profit il font è disponibile a tutti con licenza aperta: chiunque può scaricarlo, utilizzarlo e farci quello che vuole.
💡 Progettazione
Per la concreta progettazione e realizzazione del carattere si è affidata ad un esperto del settore, Stephen Nixon, con il quale ha definito i 5 punti chiave del font:
Deve attrarre tutti gli utenti
Deve essere adatto all’uso in diversi contesti
Deve essere disponibile e utilizzabile da tutti
Deve essere facile da leggere
Deve essere qualcosa di innovativo
La base è proprio la scrittura di Shantell, che è stata ripulita e semplificata per essere adattata al font. In primis ne sono state adeguate le dimensioni rendendole al pari di un classico font, come Roboto, successivamente sono state proporzionati i tratti tra tutte le lettere.
Visto l’obiettivo di accessibilità sono stati aggiunti tutti i glifi di 380 lingue diverse, quindi anche i più articolati, e ci sono nette differenziazioni per le lettere simili (I, l, 1)
🎉 Un font Dinamico
Il 5° pilastro fondamentale di questo font è che deve essere innovativo. Fino ad ora però le cose innovative sono ben poche, la vera particolarità sta nel fatto che è variabile.
Un font variabile ha la caratteristica di poter essere personalizzato minuziosamente dall’utente in ampiezza, spessore o inclinazione. Non ci sono quindi solo le solite categorie (bold, black, italic) ma si possono scegliere anche misure intermedie.
Sono pochi però i font variabili che offrono veramente tanta personalizzazione e lo Shantell Sans è uno di questi.
È possibile modificare:
Grandezza generale del font; che alla fine corrisponde con i normali PT che troviamo in Word ecc…
Ampiezza, che corrisponde con lo spessore delle lettere
Inclinazione; per rendere il font più o meno italic
Informalità; qui inzia ad essere una cosa un po’ particolare, corrisponde alla variazione di grandezze delle lettere. Un valore basso renderà il font perfettamente bilanciato e quindi adatto ad utilizzi seri, alzandolo invece le lettere subiranno delle leggere modifiche per rendere la parola più dinamica.
Bounce; corrisponde allo scostamento verticale delle lettere. Di default è a 0, quindi tutte le lettere sullo stesso piano, mentre alzandolo o abbassandolo ci sarà più dinamicità
Spaziatura: questo è banale, indica la distanza tra le lettere. Si può arrivare anche a distanza abbastanza consistenti che generalmente non sarebbero utilizzate ma che possono tornare utili a persone con difficoltà nella lettura.
🗂️ Cose Interessanti
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Octopus Energy non è un normale fornitore di energia, in Inghilterra ha moltissime iniziative interessanti per attuare la transizione energetica e presto potrebbero arrivare anche in Italia.
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Grazie per essere arrivati fino a qui, spero che abbiate apprezzato questo post.
A presto 👋🏻