La stupida idea del "Mouse in Abbonamento" di Logitech
Però il concetto di "forever mouse" ha senso, soprattutto se modulare!
Bentornati!
Dopo la pausa estiva ritorniamo con i video su Youtube (abbiamo parlato di Offerte e Tecnologie FWA) e soprattutto con gli approfondimenti qui su Substack.
Sono successe un bel po’ di cose in questi mesi e ho ricavato vari spunti per dei post, pian piano recuperiamo tutto!
Oggi parliamo di Logitech e di una loro idea che è uscita durante un’intervista da parte di TheVerge: il mouse “per sempre”
Hanno poi smentito tutto però è un’idea che apre a varie riflessioni
Parliamone!
🕰️ Cronostoria
L’intervista di TheVerge ad Hanneke Faber risale al 29 luglio e ha proprio come titolo “Logitech CEO Hanneke Faber wants your next mouse to last forever”.
Si parla di vari temi e ad un certo punto il CEO accenna ad una sua visita negli stabilimenti in Irlanda in cui le hanno mostrato un prototipo di un “forever mouse”, obiettivo al quale le piacerebbe arrivare.
L’intervistatore quindi si focalizza su questo tema chiedendole cosa rende forever un mouse. La risposta è: il software, un servizio costantemente aggiornato.
Inoltre la caratteristica di questo mouse è che sarebbe in abbonamento, ovvero con un pagamento periodico (mensile/annuale/semestrale?) che garantirebbe continui aggiornamenti nel corso degli anni e quindi non sarebbe mai necessario cambiare mouse.
A questo punto tutti i social e i giornali si scatenano parlando di questo prodotto che in realtà, come fa sapere il 7 agosto Logitech stessa, è solamente una vaga idea, una visione, non un qualcosa che sarà commercializzato nel prossimo futuro. Forse.
😃Fantastichiamo!
Come dicevo però è un concetto che apre a varie riflessioni, soprattutto sulla direzione che sta prendendo il mondo della tecnologia: maggiore sostenibilità (economica e ambientale) e orientamento al software (in cui comprendiamo pure l’AI).
Anche gli abbonamenti sono sempre più diffusi, persino in ambiti in cui qualche anno fai mai ci saremmo immaginati di spendere dei soldi, soprattutto se a cadenza mensile. Ne ho proprio un esempio ora sotto gli occhi: Noisli, sito che riproduce suoni naturali da tenere in sottofondo mentre si lavora o ci si rilassa. Non lo usavo da un annetto e ora mi sono trovato davanti un bel limite di 90min al giorno che può essere sbloccato con un abbonamento di 8€ al mese, che inoltre permette di riprodurre qualche suono in più.
Se lo fanno tuttavia vuol dire che c’è qualcuno disposto a pagare…
Ogni azienda deve guadagnare per sopravvivere ed è indiscutibile che gli abbonamenti sono un’ottima fonte di entrate.
Adobe nel 2012 è passata da acquisti una tantum delle licenze agli abbonamenti e questo modello, anche incentrato sul Cloud, gli ha permesso di diventare il colosso che è oggi passando dai 4mld$ del 2012 ai 14mld$ del 2020.
Tuttavia anche questo esempio riguarda abbonamenti software, alla quale ormai siamo abituati e ci viene anche maggiormente da “giustificarli” poichè possono venire aggiornati e quindi migliorati nel corso del tempo.
Un abbonamento per un prodotto hardware invece ci fa decisamente storcere il naso anche se in questo caso c’è comunque di mezzo il software. Sarebbe come se si pagasse l’abbonamento al programma di Logitech e in più si abbia incluso l’hardware con il quale utilizzarlo.
Insomma, il business model potrebbe anche avere senso sempre se si abbiano degli effettivi benefici da questo tanto famigerato software.
🤖 Software
Cosa può fare di particolare il software di un mouse?
O meglio, cosa può fare in più di ciò che fa già ora?
Logitech o altri brand di mouse di fascia medio
-alta hanno dei programmi che permettono di personalizzare la funzione dei tasti, anche per singola app, oppure eseguire determinate funzioni in base ai movimenti fatti.
Grazie al cloud è anche possibile utilizzare contemporaneamente lo stesso mouse su più dispositivi.
Tutto ciò è attualmente possibile comprando un mouse al prezzo di 50-70€.
Tra l’altro il mouse non è un prodotto così tanto usa e getta, generalmente lo si continua ad utilizzare per svariati anni, fino a che non si rompe. Poche persone lo sostituiscono per passare ad un “modello successivo” con più funzionalità.
Se ipotizziamo un abbonamento di 4€ al mese vuol dire che in poco più di un anno abbiamo già superato il costo medio di un mouse e magari potremmo arrivare a pagare negli anni un totale di centinaia di euro per ottenere cosa?
Sicuramente degli aggiornamenti software, ma quanto è possibile migliorare da remoto le “performance” di un mouse?
Molto probabilmente anche nuove funzionalità, ma quali potrebbero essere e quanto potrebbero migliorare il workflow di lavoro?
Ho chiesto supporto a ChatGpt facendo un brainstorming su delle funzionalità che potebbero venire aggiunte, ecco alcune cose che mi ha suggerito:
Statistiche di utilizzo - Tempo di utilizzo, distanza percorsa dal puntatore, numero di clic, ecc. Potrebbe essere utile per chi vuole monitorare la propria efficienza
Personalizzazione delle vibrazioni - Aggiungere la possibilità di personalizzare il feedback aptico per eventi specifici come notifiche di sistema, azioni particolari nei giochi
Modalità precisione per il lavoro di grafica - riduce drasticamente la sensibilità del mouse
Modalità di utilizzo ad una mano - utilizzare il mouse per funzioni normalmente associate alla tastiera, utile per chi ha problemi di mobilità
Qualche spunto interessante c’è, però nulla di troppo particolare e soprattutto utile a tutti, si parla per lo più di funzionalità settoriali.
Anche se dovessero implementarle ma il mio mouse di 3 anni fa non le ha me ne farò una ragione…
Insomma, un mouse in abbonamento che durerebbe per sempre basato sul software non regge molto. I vantaggi per i clienti sarebbero ridotti rispetto a quelli dell’azienda, che invece avrebbe una cospicua fonte di guadagno assicurata (sempre che gli utenti lo comprino 🙂).
Ovviamente mi aspetterei che nel caso si dovesse rompere possa venire riparato o sostituito in tempi brevi e soprattutto gratuitamente, come un servizio incluso nell’abbonamento.
Ecco, a proposito di hardware. L’idea di un mouse per sempre non è così brutta se ci si focalizza proprio su quest’ultimo.
⚒️ Hardware
Quello che mi immagino è un concetto come quello che sta alla base dei Framework laptop: modularità e durabilità.
Immaginate un mouse modulare, che può partire da un prezzo relativamente economico con una struttura base, il classico mouse da ufficio.
Poi si possono comprare dei moduli che permettono di migliorarne l’ergonomia, magari con impugnature/inclinazioni diverse in base a ciò che si preferisce o che possono trasformarlo addirittura in un mouse verticale o con trackball, quindi un concetto totalmente diverso.
Molte persone che utilizzano un mouse normale passano ad uno ergonomico per motivi di comodità, non tanto perchè quello precedente si è rotto. Ecco, in questo modo si potrebbe continuare ad utilizzare lo stesso hardware adattandone la forma.
Comporterebbe un risparmio economico per l’utente ma anche una maggiore sostenibilità ambientale dato che non si producono rifiuti elettronici.
Altri moduli da poterci aggiungere potrebbero essere dei tasti funzione, da poter posizionare nel punto in cui più si preferisce o, come avviene con le tastiere, degli switch per i tasti o una rotella con un feedback diverso.
Si potrebbe sulle decorazioni, permettendo di aggiungere led, cambiare il colore della scocca facendo varie combinazioni o anche inserire nell’impugnature inserti di materiali differenti per cambiare grip. Sarebbero degli sfizi ma aumenterebbero il business intorno al prodotto.
Infine, il mouse dovrebbe essere fatto di materiali particolarmente resistenti per ridurre il rischio di rottura ma anche se dovesse avvenire grazie alla modularità può essere possibile ripararlo sostituendo solo alcuni pezzi.
Qualche tempo fa ho visto un video in cui si parlava di mouse estremamente leggeri, totalmente vuoti all’interno, per dare una migliore risposta ai gamer. Anche questo mouse economico potrebbe poter essere modificato rimuovendo alcune parti, ad esempio proprio i “pesi” che spesso sono presenti, per alleggerirlo in base a ciò che bisogna fare.
Il concetto chiave dietro questa modularità quindi è che anche se le esigenze dell’utente cambiano nel corso del tempo il mouse può adattarsi.
Probabilmente se il mouse per sempre basato su software e abbonamento giova di più all’azienda, quello basato sulla modularità hardware è più a favore dei consumatori.
Tuttavia realtà come Framework esistono, quindi vuol dire che il business model in qualche modo è sostenibile. Ma non mi addentro in questo settore che non conosco.
Abbiamo detto che il mouse già ora tendenzialmente non è un prodotto con vita breve, con questo concetto il suo periodo di utilizzo si allungherebbe ancora di pi.
Come accennato all’inizio, quella di Logitech è solamente una vaga idea e prospettiva futura, nulla di reale che potremmo vedere nei prossimi mesi ma forse anche anni.
🗂️ Cose Interessanti
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Grazie per essere arrivati fino a qui, spero che abbiate apprezzato questo post.
A presto 👋🏻