Ciao!
È uscito recentemente l'Osservatorio sulle Comunicazioni 1/2024 di AGCOM.
All’interno contiene svariati dati su linee internet (fisse e mobili), editoria, televisione, social network e servizi postali.
La parte che generalmente ci interessa è la prima ma in realtà anche quella sul mercato dei giornali in Italia contiene alcuni spunti di riflessione e dati interessanti…
Analizziamola!
📉 Il Trend
È inevitabile affermare che il trend delle vendite è in discesa.
Dalle 2.09mln di copie del 2019 a 1.41mln nel 2023.
Una diminuzione del 32.8% che sta continuando; solo nell’ultimo anno è stata dell’8.8%.
Andando ancora più indietro nel tempo (con ulteriori dati rispetto a quelli di AGCOM) possiamo scoprire che negli anni 90 le copie vendute ogni giorno erano ben 10mln. Da lì è iniziata la discesa: 8mln nel 2000, 3.4mln nel 2013 e 1.4mln nel 2023.
C’è stato, ovviamente, un aumento delle copie digitali del +13% dal 2019 che tuttavia non compensa la diminuzione complessiva.
Insomma, si potrebbe dire che ci si informa di meno anche se sono vari i fattori che considereremo tra poco.
Le copie digitali anno avuto un “boom” nel 2020 (non esagerato, +3%) e poi si sono stabilizzate.
È interessante andare a guardare anche aumenti/diminuzioni più nello specifico.
Le testate di carattere economico e sportivo sono calate del 43.6% negli ultimi 4 anni perdendo più mercato di quelle generaliste.
Guardando la vendita di copie digitali il fenomeno è ancora più amplificato: quelle specializzate sono le uniche in negativo.
Il Corriere è la testata più letta e con il maggiore aumento complessivo (+1.78%, sempre rispetto al 2019) mentre La Repubblica ha la maggiore diminuzione (-1.17%).
Le restanti tendenzialmente hanno valori meno interessanti.
Il Corriere si conferma il più letto anche nella sua versione digitale in cui registra un aumento del 4.07% rispetto al 2019 e addirittura del 3.49% rispetto a fine 2022.
Dei dati estremamente alti rispetto alla concorrenza.
🗺️ Distribuzione Geografica
Dove si legge di più? In quali zone d’Italia vengono vendute meno copie?
La risposta ce la danno dei dati un po’ vecchi, del 2021, che tuttavia non dovrebbero aver subito grandi variazioni.
Bolzano è la provincia in cui si legge di più: vengono venduti 89 giornali ogni 1.000 abitanti.
Crotone e Barletta invece sono quelle in cui si legge di meno con solo 4 giornali venduti ogni 1.000 abitanti.
Tra le città con più vendite ci sono anche Udine, Piacenza e Parma; tra quelle con meno Agrigento, Taranto, Potenza, Caserta.
Potete approfondire questo tema, con tanto di mappe interattive e dati per singola testata, su YouTrend.
🌐 Il Ruolo dei Social
Dal 2019 le vendite di copie cartacee sono calate del 32.8% mentre quelle digitali sono aumentate solamente del 13%.
Verrebbe da dire che c’è un minore interesse nell’informazione di attualità ma in realtà i social network giocano un ruolo molto importante.
È inevitabile che in una società sempre più digitale il giornale cartaceo sia scomodo, “costoso” e soprattutto considerato dai più giovani antiquato.
Soprattutto negli ultimi anni sono nati dei progetti di divulgazione indipendente: WillMedia, Factanza, TheVision e molti altri.
Inoltre anche le classiche testate hanno iniziato a utilizzare sempre di più queste piattaforme per condividere le proprie notizie sia sottoforma di foto ma sopratuttto di video brevi (reel).
Molto spesso questi contenuti sono sufficientemente approfonditi quindi ci si ritiene soddisfatti, al pari di aver letto un giornale (che spesso dà una panoramica più ampia)
Non dimentichiamo anche il ruolo di moltissimi giornali online totalmente gratuiti, o comunque senza particolari limitazioni, che consentono un’ottima informazione senza comprare nulla.
Inoltre molte grandi testate (Corriere, Repubblica) hanno diversi livelli di abbonamento e generalmente quello base non integra la copia digitale del giornale, che viene calcolata da AGCOM, ma comunque consente la lettura di tutti gli articoli.
Insomma, sicuramente potrebbe essere lievemente calato l’interesse verso l’informazione ma non come potrebbe inizialmente apparire dal report AGCOM.
📰 Le Edicole
Così come è diminuita la quantità di giornali venduti anche i clienti delle edicole sono sempre meno.
Tuttavia molte di queste resistono: dal 2019 ne sono state chiuse 2.700, un numero non molto alto soprattutto se confrontato con il passato in cui c’erano meno sostegni economici per gli edicolanti.
A Bolzano, dove si comprano più giornali, si riscontra il minore calo (saldo di -1 in 4 anni) così come a Sondrio.
Nelle provincie di Trieste ed Ancona invece sono svariati i chioschi che hanno chiuso (-30%)
Attualmente le edicole “pure” in attività sono circa 12.000
Le definisco “pure” perchè in realtà ci sono molti altre attività commerciali in cui si possono comprare giornali ma che hanno un business misto: edicola, cartoleria, bar, tabacchi.
In totale sono 25.200 punti vendita.
Sicuramente stanno resistendo grazie all’ampliamento del business: una recente legge consente di vendere alcuni prodotti alimentari e alcolici.
Rimangono abbastanza elevati gli acquisti di enigmistiche (44% dei clienti), periodici specializzati (37%), biglietti di treni e autobus, fumetti, libri e gadget per bambini.
🗂️ Cose Interessanti
Su Winworld è possibile scaricare le immagini ISO di moltissimi vecchi sistemi operativi.
Urbi.co è un’interessante app per la mobilità poichè integra treni/bus ma anche taxi e mobilità condivisa (monopattini, bici).
Ottimo per quando si è in una grande città!La rimonta di Zoho Suite su Google in Africa, un analisi molto interessante di questo business in una società molto diversa dalla nostra.
Grazie per essere arrivati fino a qui, spero che abbiate apprezzato questo post.
A presto 👋🏻
Difficile dire che ci si informa di meno però, anzi, probabilmente non ci si è mai informati così tanto! Specialmente in Italia hanno ancora un forte peso i telegiornali e, come hai scritto, social e versioni online "compensano" le vendite cartacee. Bisognerebbe guardare i dati storici di Audicom, ma la quantità totale di lettori di news in Italia è piuttosto alta e mi aspetterei sia aumentata negli ultimi anni, siamo esposti a notizie ovunque anche senza volerlo, anche senza uscire di casa, anche se siamo all'estero.
Il guaio è che Internet ha reso la normalità che l'informazione debba essere gratuita (come non è mai stato), anche quando non è sostenibile, e quindi le vendite cartacee sono ancora un importante indicatore. Consiglio questo se a qualcuno interessa approfondire come stavano e stanno in piedi i giornali: https://www.wittgenstein.it/2021/02/16/i-giornali-pretesi/