#76 Addio ai telecomandi minimali: saranno obbligatori i tasti dei numeri
Insieme ad altre norme sul mondo della TV
👋🏻 Ciao!
Benvenuti nel 76° episodio di WriTech
È stata recentemente pubblicata la delibera n. 294/23/CONS dell’AGCOM che contiene varie novità per il mercato televisivo.
Tenta di rendere le TV, sempre più incentrate su internet, maggiormente accessibili ai meno avvezzi con la tecnologia ma lo fa in un modo un po’ estremista che potrebbe renderci ancora più arretrati sul fronte dell’innovazione digitale.
Iniziamo!
Panoramica
Negli ultimi anni stiamo vedendo telecomandi sempre più minimali; un approccio assolutamente corretto dato che molte funzioni non vengono più utilizzate frequentemente (tasti colorati, televideo, gestione dei DVD).
Alcuni produttori hanno portato questo concetto all’estremo rimuovendo anche i classici tasti dei numeri obbligando quindi a spostarsi tra i canali con le frecce o con l’assistente vocale, se presente.
Samsung ne è sicuramente la pioniera.
Questo fa sicuramente notare come sulle televisioni stia prendendo sempre più piede lo streaming via internet piuttosto che la visione dei classici canali in diretta. Sono quindi nate varie interfacce utente con cui aprire le varie app, tra cui quella per vedere il DTT.
Telecomandi senza numeri e interfacce utente sono il fulcro della delibera.
Art 1 - Telecomando con Numeri
Almeno uno dei telecomandi forniti congiuntamente a un dispositivo idoneo alla ricezione del segnale televisivo digitale terrestre presenta i tasti numerici che consentono di accedere ai canali della televisione digitale terrestre. Qualsiasi telecomando aggiuntivo fornito che non preveda tasti numerici include un tasto che consenta all’utente di accedere alla selezione delle sorgenti video.
I produttori devono dare un telecomando classico contenente i 10 tasti dei numeri.
Una scelta fatta, comprensibilmente, per rendere la TV più accessibile. Immaginate comprare una nuova TV ad un ottantenne o a coloro che fanno un uso massivo del digitale terrestre; questa soluzione renderebbe l’esperienza d’uso di gran lunga peggiore.
In realtà anche per il resto della popolazione non è una cosa molto immediata ma, parlo per esperienza personale, ci si fa l’abitudine dopo poco.
Analizziamo però bene l’articolo, inizia dicendo che “Almeno uno dei telecomandi…” e fa quindi intendere, anzi incentiva, che i produttori possano fornire due telecomandi: quello minimale (magari incentrato molto di più sulla parte smart) e quello classico.
Avrebbe assolutamente senso ma porterebbe a grandissimi sprechi: raramente verrebbero usati entrambi “contemporaneamente” ma uno dei due finirà in un cassetto per sempre.
Ma guardando a monte: al produttore non conviene fornire due telecomandi e potrebbe quindi decidere di tagliare la produzione di quelli minimal per il mercato italiano.
Sicuramente poi non verrebbe progettato un telecomando ad hoc per il nostro mercato e quindi ci potremmo ritrovare con i modelli storici di 8/10 anni fa.
Ora, stiamo dando grande enfasi al discorso che però coinvolgerebbe solo pochi produttori (nonostante ci sarebbe di mezzo Samsung, uno di quelli con il market share più alto). Tuttavia questo obbligo ostacolerebbe l’avanzamento tecnologico di altri brand che avrebbero voluto introdurre una soluzione simile prossimamente, soprattutto considerando che i giovani sono sempre più lontani dal DTT ma sfruttano il pannello tv per altri contenuti multimediali.
Quest’ultimo punto è abbbastanza importante perchè l’obbligo entrerà in vigore da maggio 2025, tra quasi due anni, quando il mercato sarà inevitabilmente diverso.
Una soluzione molto realistica e applicabile sarebbe far scegliere all’utente il telecomando da ricevere al momento dell’acquisto, sia esso in negozio fisico o online. Consentirebbe inoltre di avere una panoramica del mercato e di capire cosa preferisce la popolazione per poi prendere scelte più mirate.
Art 2 - Numeri sempre funzionanti
I tasti numerici che consentono di accedere ai canali della televisione digitale terrestre sono abilitati, e quindi utilizzabili dall’utente, da qualsiasi ambiente, servizio, funzionalità o applicazione che l’utente stia utilizzando al momento della digitazione del tasto, ad eccezione degli ambienti o servizi in cui l’uso dei tasti numerici è necessario per consentire l’inserimento di caratteri alfanumerici
I tasti dei numeri dovranno portale al canale del digitale terrestre anche se premuti in altri ambienti (es: Netflix, Youtube, Playstation)
Direi che è una cosa che ha assolutamente senso se tralasciamo il discorso relativo all’art.1.
Diventerebbe come il “chiudi e riapri” dei vecchi telefoni a conchiglia: se hai fatto qualche pasticcio e non riesci più a tornare indietro premendo qualsiasi tasto ritorni nella tua comfort zone (la TV).
Insomma, anche questa una norma per aumentare l’accessibilità che entrerà in vigore sempre nel 2025.
Art 3 - Accesso a DTT immediato
I canali della televisione digitale terrestre sono accessibili tramite un riquadro o icona immediatamente e chiaramente visibile, presente nella prima finestra delle home page, ossia nel primo livello di offerta all’utente, dei dispositivi idonei alla ricezione del segnale televisivo digitale terrestre, ad eccezione dei dispositivi destinati al solo uso tramite sintonizzatore per la ricezione della televisione su piattaforma digitale terrestre, quindi non connettibili a Internet, non dotati della possibilità di ricevere il segnale satellitare e che non presentano una home page di navigazione.
Nella home della televisione deve esserci un collegamento per il digitale terrestre.
Questo obbligo direi che è assolutamente corretto. In realtà già nella stragrande maggioranza dei casi è ben visibile e riconoscibile ma c’è qualche sistema operativo più incentrato sulla parte smart, come Google TV, che la sottovaluta.
Ma comunque dopo averla trovata la prima volta non si pone più nessun problema.
Art 4 - Icona DTT Universale
L’immagine o la dicitura riportata sul riquadro o sull’icona di cui al comma 3 è identica su tutti i dispositivi idonei alla ricezione del segnale televisivo digitale terrestre e su tutte le interfacce utente.
L’icona e la dicitura del DTT devono essere uguali su tutte le TV.
Anche questa è una cosa estremamente curiosa: quel collegamento che dovrà essere presente in primo piano ovunque dovrà pure essere uguale tra tutti i brand.
Capisco e ribadisco lo scopo di volerlo rendere accessibile ma questo mi sembra esagerato. Va a rompere quel minimo di identità visiva che c’è nelle interfacce delle TV.
Cosa posso utilizzare per indicare il DTT? L’icona di una televisione o una antenna; la scritta “Televisione”, “TV”, “Digitale Terrestre” o poco altro.
Direi che su questo tema non ci possono essere fraintendimenti.
Questa icona sarà decisa da un tavolo tecnico entro un massimo di 135 giorni dalla pubblicazione (45gg per la formazione del tavolo e 90gg per la decisione) e sarà in vigore, così come la disposizione dell’art.3, a partire da un anno dopo la decisione. Approssimativamente quindi si parla sempre del 2025.
Tra l’altro le ultime due decisioni sono retroattive: dovranno quindi essere applicate anche ai vecchi TV con un aggiornamento software.
Sarà divertente vedere aggiornamenti su quelle di fascia bassa di 5+ anni fa 😀
PS: Come minimo ci troveremo pure un’icona brutta e antiquata, me la sto già immaginando 🥶
Insomma, il macro-scopo è rendere la TV più accessibile. Le decisioni sono comprensibili ma sono state implementate male.
Direi che c’è poco margine di manovra (intesa come trattativa sulla delibera) e quindi tutto ciò diventerà realtà nei prossimi anni.
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Grazie per essere arrivati fino a qui, spero che abbiate apprezzato questo post.
A presto 👋🏻