👋🏻 Ciao!
Benvenuti nel 90° episodio di WriTech
Il mercato della telefonia mobile è in costante cambiamento e forse stiamo assistendo ad una nuova grande rivoluzione.
Dopo quella apportata da Iliad nel 2018, ampiamente analizzata in un post dedicato, che ha cambiato totalmente i prezzi ora il tema di punta è il 5G
Fino a poche settimane fa per usufruire di questa tecnologia bisognava sottoscrivere un’offerta con uno dei 4 big (TIM, Vodafone, Wind3, Iliad) o Fastweb (un operatore virtuale ma un po’ “particolare”).
Da oggi invece molti altri operatori virtuali più piccoli forniscono, o stanno per fornire, questo servizio.
Iniziamo!
MVNO con 5G
Spusu
Dal 6 marzo è stato il primo virtuale ad offrirlo.
Si basa su rete WindTre
È incluso nell’offerta più costosa, quella da 7.98€/mese con 150GB e 2000min (+ 300gb di “riserva”).
C’è un po’ di confusione sul cap di velocità: dichiarano che sia a 300mbps ma sembra che a livello tecnico sia 500mbps, infatti i vari speedtest degli utenti raggiungono in molti casi questa velocità.
1Mobile
Doveva essere il primo ma è arrivato per secondo il 21 marzo.
È stato comunque il primo su rete Vodafone.
Il 5g è disponibile nell’offerta da 7.99€, con 150gb, o in quella da 9.99€, con 200gb.
Si può però attivare su tutte le altre offerte pagando un extra di 0.99€ al mese.
Il limite di velocità teorico è di 2gbps, come non averlo, che si applica sia al 5G che al 4G (rispetto ai soliti 60mbps).
CMLink
Molto probabilmente non avete mai sentito parlare di questo operatore.
Sfrutta la rete Wind3 ed largamente utilizzato da persone di origini cinesi che necessitano di effettuare chiamate verso la loro nazione.
In questo caso il 5G è disponibile su molte offerte, praticamente tutte quelle principali, e verrà attivato retroattivamente anche ai già clienti in modo totalmente gratuito.
Il limite dell’APN è di 2gbps in download e 200mbps in upload.
Altri Operatori
Per ora solamente 3 virtuali hanno il 5G ma circolano voci di una prossima attivazione da parte di Lycamobile e Postemobile.
Molto probabilmente arriveranano anche Optima e CoopVoce (anche se quest’ultima è da anni che dice di volerlo attivare…)
Ho e Very direi che saranno gli ultimi - o addirittura gli unici a non averlo - essendo controllati direttamente dai relativi “big”.
Effetti sul Mercato
Questi piccoli virtuali sono sempre stati molto più convenienti dei big, anche nonostante il cap di velocità a 30 o 60mbps che non viene percepito dalla maggioranza degli utenti.
Anzi, a volte ci sono pure dei vantaggi come una migliore gestione delle eSIM o l’attivazione con SPID (vedi Very).
L’unico motivo per scegliere TIM ecc.. è (era) la presenza di 5G, un’eventuale priorità sulla rete e l’assenza di cap di velocità.
Tre caratteristiche che fanno comodo agli utenti più esigenti.
Con l’arrivo del 5G tra i virtuali questa differenziazione non esiste più!
Una fetta di utenti esigenti, ma non troppo, potrebbe venire soddisfatta anche dai MVNO.
Quest’ultimi quindi diventeranno estremamente simili come offerta ai big ma i prezzi rimarranno uguali e quindi ancora più convenienti.
Si potrebbe dire “non lamentiamoci, meglio così” ma in realtà sarebbe giusto pagare di più per un servizio aggiuntivo non da poco e considerabile ad oggi un “plus”, come appunto il 5G.
Facendo un altro esempio; è corretto che il VoLTE venga incluso gratuitamente poichè, attualmente, è abbastanza fondamentale.
Non sto totalmente criticando la disponibilità del 5G da parte dei virtuali ma piuttosto il modo con cui esso, per ora, è stato integrato.
Le offerte sarebbero dovute rimanere uguali e il 5G un servizio extra, un pacchetto attivabile pagando qualche euro in più al mese (come avviene con Ho e Very per sbloccare il limite di velocità).
Apprezzo quindi 1Mobile che, in parte, lo ha fatto. I già clienti possono attivare il 5G con un extra (0.99€, abbastanza proporzionato alle offerte presenti anche se avrei fatto di più) ma i nuovi possono averlo con le stesse offerte già presenti.
Dato che siamo in tema, condivido questa mappa pubblicata recentemente che mostra come siamo il paese con il prezzo al GB più basso in Europa.
Controeffetti
La situazione finanziaria degli operatori di telefonia, soprattuto di TIM, Vodafone e W3, non è rosea; questa mossa la peggiorerà ulteriormente sotto due punti di vista:
In primis vedranno una diminuzione degli utenti e successivamente saranno tentati dal fare offerte a prezzi stracciati per cercare di recuperarli entrando così in un circolo senza fine.
Wind3 è una di quelle messe peggio e il suo Amministratore Delegato ha dichiarato che servirebbero rimodulazioni annue per tutti per il bene del mercato ma è anche la prima ad offrire a 5.99€ giga illimitati in 5G (con velocità limitata a 10mbps ma vabbè)!
Una risposta a questa situazione la si vede con i vari business integrativi che stanno nascendo.
WindTre offre anche energia e assicurazioni; il 3 aprile verrà lanciato Fastweb Energia, Vodafone sembra stia sondando il terreno.
TIM nel Capital Market Day 2024 dice di voler soddisfare il 35% delle spese di una tipica famiglia italiana. Di queste già soddisfa telecomunicazioni, intrattenimento e acquisto di dispositivi elettronici ma nel giro dei prossimi due anni prevede di inziare a vendere servizi assicurativi e forniture luce/gas.
Dal 2026 in poi potrebbe entrare anche nel mercato dell’istruzione, finanza e salute.
Insomma, non più degli Internet Service Provider ma dei provider di svariati servizi fondamentali nella propria vita.
L’obiettivo non è tanto quello di aumentare i clienti unici - credo che poche persone scelgano, ad esempio, Wind come assicurazione - bensì quello di spingere i propri clienti di internet/telefonia a restare con sè anche per altri servizi.
Si spera ci sia quindi un minimo di convergenza, ovvero offerte convenienti per i clienti (altrimenti perchè usufuire dei servizi?) ma allo stesso tempo sostenibili per l’azienda.
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Grazie per essere arrivati fino a qui, spero che abbiate apprezzato questo post.
A presto 👋🏻